Dentro Jenna di Mary E. Pearson è un romanzo intenso, decisamente originale, che lascia senza fiato, fino al sorprendente finale, parlando del progresso, del rapporto prigionia-libertà, perdizione-salvezza, artificiale-naturale, legale-illegale, umano-divino. E ancora: fede e scienza, mortale-immortale, macchia-purezza, la metafora sonno-risveglio.
In questo romanzo dai capitoli brevi, come le frasi, cortissime, lapidarie, dallo stile secco, duro, quasi glaciale, come i contenuti, sono importanti il libero arbitrio, il tempo e la giustizia.
Il libro racconta la vita interiore della diciassettenne americana Jenna Angelina Fox, i suoi sentimenti, le sue speranze di felicità, i suoi tormenti, più che le azioni da lei compiute. Nonostante ciò è ricco di colpi di scena, che smuovono la storia e portano la protagonista a compiere difficili scelte.
Fino a che punto possiamo proteggere chi amiamo? Come possiamo ottenere ciò che vogliamo? Che cos'è l'uomo? Cosa lo rende unico e speciale? Che cos'è la morte? La vita è più forte? Qual è il senso della nostra esistenza?
Jenna cerca di dare una risposta a questi angoscianti interrogativi, di dare un senso alla loro desolazione che la fa sentire limitata, schiava, in trappola parlando con sé stessa.
Fino a che punto possiamo proteggere chi amiamo? Come possiamo ottenere ciò che vogliamo? Che cos'è l'uomo? Cosa lo rende unico e speciale? Che cos'è la morte? La vita è più forte? Qual è il senso della nostra esistenza?
Jenna cerca di dare una risposta a questi angoscianti interrogativi, di dare un senso alla loro desolazione che la fa sentire limitata, schiava, in trappola parlando con sé stessa.
In bilico tra un presente infernale, un passato di cui ricorda solo i drammi ed un futuro in cui non riesce ancora a credere, Jenna è stanca, insofferente, inibita, estranea a sé e, soprattutto, ferita. Fiera, però, forte e ostinata, trasforma la rabbia in determinazione e combatte i propri dubbi e le proprie paure. Perché, come dice Thoreau nel suo Walden, chi avanza fiducioso nella direzione dei propri sogni e cerca di vivere la vita che si è immaginato incontrerà un inatteso successo nelle ore comuni, si lascerà qualcosa alle spalle, oltrepasserà un confine invisibile.
Nel libro sono presenti molti silenzi, simbolo della difficoltà di comunicazione tra i protagonisti (i genitori di Jenna, la nonna, gli amici), ai quali la ragazza non sente più di appartenere, dopo il grave incidente, di cui si sveleranno le particolari caratteristiche solo a racconto inoltrato. Così vive come sospesa in un limbo, una convalescente ancora intorpidita dalla malattia, che, pur volendo guarire, non ne ha ancora la forza e la capacità. Per lei guarire significa riappropriarsi della sua identità, della sua essenza, trovare un suo posto nel mondo, sentirsi normale, non un mostro o un miracolo.
Di chi sono le voci che a volte sente? Cosa contiene quella stanza della nuova casa sempre chiusa a chiave? Cosa fare dopo la sconvolgente scoperta? Come comportarsi di fronte ad una realtà impensata ed inaccettabile, che fa soffrire più dell'inganno?
Profondo, un po' difficile, fortemente intriso di spiritualità, Dentro Jenna è un libro altamente indicativo della fragilità dell'uomo, del suo corpo, della sua anima. Basta un istante, un battito di ciglia e la realtà può trasformarsi. Tutto ciò in cui crediamo può svanire nel nulla. Non basta credere in qualcosa per far sì che diventi reale. Allora non resta che vivere profondamente e succhiare tutto il midollo della vita. Soprattutto se a tradirti sono stati i tuoi cari, seppur colpevoli soltanto di troppo amore.
Ma si può davvero rinascere, accettando i propri limiti, imperfezioni, diversità, i rimpianti dovuti alla follia di chi ci sta vicino? Si può perdonare chi ci ha fatto del male, anche se non si è sicuri del suo pentimento? Basta solo credere nel nuovo?
La risposta verrà data nel riflessivo finale e nel seguito del romanzo, L'eredità di Jenna.
Nel libro sono presenti molti silenzi, simbolo della difficoltà di comunicazione tra i protagonisti (i genitori di Jenna, la nonna, gli amici), ai quali la ragazza non sente più di appartenere, dopo il grave incidente, di cui si sveleranno le particolari caratteristiche solo a racconto inoltrato. Così vive come sospesa in un limbo, una convalescente ancora intorpidita dalla malattia, che, pur volendo guarire, non ne ha ancora la forza e la capacità. Per lei guarire significa riappropriarsi della sua identità, della sua essenza, trovare un suo posto nel mondo, sentirsi normale, non un mostro o un miracolo.
Di chi sono le voci che a volte sente? Cosa contiene quella stanza della nuova casa sempre chiusa a chiave? Cosa fare dopo la sconvolgente scoperta? Come comportarsi di fronte ad una realtà impensata ed inaccettabile, che fa soffrire più dell'inganno?
Profondo, un po' difficile, fortemente intriso di spiritualità, Dentro Jenna è un libro altamente indicativo della fragilità dell'uomo, del suo corpo, della sua anima. Basta un istante, un battito di ciglia e la realtà può trasformarsi. Tutto ciò in cui crediamo può svanire nel nulla. Non basta credere in qualcosa per far sì che diventi reale. Allora non resta che vivere profondamente e succhiare tutto il midollo della vita. Soprattutto se a tradirti sono stati i tuoi cari, seppur colpevoli soltanto di troppo amore.
Ma si può davvero rinascere, accettando i propri limiti, imperfezioni, diversità, i rimpianti dovuti alla follia di chi ci sta vicino? Si può perdonare chi ci ha fatto del male, anche se non si è sicuri del suo pentimento? Basta solo credere nel nuovo?
La risposta verrà data nel riflessivo finale e nel seguito del romanzo, L'eredità di Jenna.
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