La
notte è scesa
e
brilla la cometa
che
ha segnato il cammino.
Sono
davanti a Te,
Santo
Bambino!
Tu,
Re dell’universo,
ci
hai insegnato che
e
tutte le creature sono uguali,
che
le distingue solo la bontà,
tesoro
immenso,
dato
al povero e al ricco.
Gesù,
fa ch’io sia buono,
che
in cuore non abbia che dolcezza.
Fa che il tuo dono
s’accresca
in me ogni giorno
e
intorno lo diffonda,
nel
Tuo nome.
(A Gesù Bambino, Umberto Saba)
Fa pianino, ciuchino, che sopra
porti la giovane Vergine sposa
col suo manto celeste di seta:
questo trotto l’accora e l’inquieta:
sulla strada con lei cammina,
nella notte più divina, d’angeli una folta schiera,
nuvola d’oro di primavera.
Ora le palme trattengono il vento,
ogni uccellino si sveglia contento
e, dall’ovile, viene un belato
tenero d’erba come un fiato.
Fa pianino, ciuchino, che sopra
Porti la giovane Vergine sposa.
Bianca la terra, il cielo grigio
“Suonate campane a distesa,
è nato!". Sul vivo prodigio
la Vergine è china e protesa.
Non broccati, non grevi tende,
proteggono il bimbo dal gelo;
qualche tela di ragno pende
dal soffitto che mostra il cielo.
Gesù tutto bianco e vermiglio
Sulla paglia fredda si muove;
gli rifiatano sul giaciglio
a scaldarlo l’asino e il bove.
Sopra il tetto che si spalanca
Nero, la neve fiocca uguale.
Angioletti in tunica bianca
Ricantano ai greggi : “è Natale!”.
Io scrivo nella mia dolce stanzetta,
d’una candela al dolce chiarore,
ed una forza indomita d’amore
muove la tanca mano che si affretta.
Come debole e dolce il suon dell’ore!
Forse il bene invocato oggi m’aspetta.
Una serenità quasi perfetta
Calma i battiti ardenti del mio cuore.
Notte fredda e stellata di Natale,
sai tu dirmi la fonte onde zampilla
improvvisa la mia speranza buona?
È forse il sogno di Gesù che brilla
Nell’anima dolente ed immortale
Del giovane che ama, che perdona?
(Il ciuchino
di Natale, Umberto Saba)
Sono la cometa
di Natale.
Ardo nel firmamento;
illumino i presepi;
riposo sulle punte degli abeti;
prometto pace alla terra
e doni ai bimbi buoni.
Ma voi mi fate certe confusioni!
Perché, con tutta la vostra scienza,
non avete ancora scoperto
che di bimbi cattivi non ce n’è?
(La cometa,
Gianni Rodari)
Ritorna
ogni anno, arriva puntuale
con
il suo sacco Babbo Natale:
nel
vecchio sacco ogni anno trovi
tesori
vecchi e tesori nuovi.
C’è
l’orsacchiotto giallo di stoffa,
che
ballonzola con aria goffa;
c’è
il cavalluccio di cartapesta
che
galoppa e scrolla la testa;
e
in fondo al sacco, tra noci e confetti,
la
bambolina che strizza gli occhietti.
Ma
Babbo Natale sa che adesso
anche
ai giocattoli piace il progresso:
al
giorno d’oggi le bambole han fretta,
vanno
in auto e in bicicletta.
Nel
vecchio sacco pieno di doni
ci
sono ogni anno nuove invenzioni.
Io
del progresso non mi lamento
Anzi,
vi dico, ne sono contento.
(Ritorna
ogni anno, Gianni Rodari)