domenica 14 gennaio 2018

Inga Lindstrom - Quattro donne e l'amore

                                  
        
La vita della giovane Tuva (Sophie Schutt) scorre tranquilla tra il suo appartamento ordinato, i progetti grafici ed i plastici che crea per lo studio del famoso architetto per cui lavora, finché un giorno sua sorella minore Sofia (Miranda Leonhardt), che abita a Berlino, e l'amica Mali (Claudelle Deckert), di Göteborg, vengono improvvisamente a prenderla per portarla un week end a Svaneholm, il loro paese natio. Qui, nonostante l'immensa gioia di ritrovare la sua vecchia casa e la cara zia Ingeborg (Krista Posch), che le ha cresciute dopo la morte improvvisa dei loro genitori, Tuva continua a lavorare al progetto per la costruzione di un nuovo tipo di scuola. Notizie ed incontri inaspettati, però, presto la distrarranno e la costringeranno a dedicare più tempo agli altri e a riflettere su se stessa, riaffrontando un passato a cui non voleva più pensare. L'esuberante e vistosa Malin confessa non solo di aver trovato finalmente l'uomo a cui restare fedele per tutta la vita, ma anche che egli è il vecchio fidanzato di Tuva!


                                                         

Nonostante lo choc iniziale e la sorpresa, la ragazza è felice per loro, ma i continui atteggiamenti frivoli ed ammiccanti dell'amica la disturbano e la preoccupano, perché non vuole che faccia soffrire Thomas (Stefan Murr).

                                                   
                     

Il desiderio di pace e tranquillità di Tuva viene disturbato anche dalla presenza di Erik Vanning(Hardy Kruger Jr.), ospite inatteso appena conosciuto in città e ritrovato sulla strada per Svaneholm, in panne. Ospitato nella sua stanza gratis, per volere della zia, in attesa che l'unico meccanico del posto aggiusti la sua auto, in modo che possa proseguire il suo viaggio, cerca di sdebitarsi con piccoli lavoretti di restauro all'abitazione.  


         
                     
Tuva scopre, poi, che la sorella Sofia è incinta, ma che non vuole dirlo al marito, perché l'ha lasciato dopo aver scoperto la sua relazione con una collega. Tuva cerca di consolarla, offrendole tutto l'aiuto e la comprensione possibile sia per il presente, sia per il futuro, come sorella e come zia. 


                                       

Come se tutte queste novità non l'avessero turbata abbastanza, la donna viene improvvisamente a sapere che la zia vuole sposare Henning Nilsson (Jurg Low), il pastore del paese, che conosce da appena due mesi, e che presto diventerà vescovo di un'altro paese, dove andrà a vivere, lasciando così vuota e triste la casa della loro infanzia, oggi rifugio per il momento del bisogno.

Emotivamente sfinita da tutti questi cambiamenti che si affacciano alla sua vita perfetta, non riesce più a resistere all'attrazione che prova, suo malgrado, per Erik, e ne rimane scottata all'arrivo di sua figlia Lilli (Alina Freund), di cui non sapeva nulla. 

                   


Sarà molto dura per Tuva, fidarsi ancora di lui e credere nell'amore, ma la zia, ricordandole il trauma del passato ed aprendole anche il suo cuore le farà capire che è sbagliato privarsi della felicità solo per paura e per difesa. Così presto, chiariti definitivamente gli equivoci, i dubbi ed i propri sentimenti, il vento del perdono soffierà su tutti loro, trasformando le loro vite in favole a lieto fine. 


Vier Frauen und dic Liebe (Germania, 2012) di Martin Gies, regista di altri film della serie, sceneggiato dalla Lindstrom (la scrittrice e giornalista Christiane Sadlo) con Johanna Halt, tocca molti temi: l'amicizia, l'infanzia rubata, l'adolescenza problematica, la morte, il divorzio, il tradimento, la maternità in solitudine, ma è soprattutto quello del rapporto genitori figli ad essere approfondito. Lilli, infatti, è scappata da casa per raggiungere il padre, che aiuta anche a realizzarsi nel lavoro, dal momento che non avrebbe potuto trascorrere l'estate con lui come avrebbe voluto. Lei ama la madre Astrid (Wiebke Bachmann), risposatasi e madre anche di due gemellini, ma non vuole lasciare l'amato padre solo e, soprattutto, vuole che i genitori la smettano di litigare e la trattino finalmente da adulta, come persona che può decidere da sé, ascoltando ed accettando i suoi desideri, anche se vanno contro il loro volere. Ed è più giusto privare un figlio del padre o perdonare gli errori perché il nuovo arrivato possa godere dell'amore di una famiglia serena?
Ben avviato anche lo spunto per una riflessione lavorativa: è meglio nascondersi nell'ombra di qualcuno di grande per poter avere accesso a più strade o liberarsi da quella presenza ingombrante, facendo finalmente conoscere al mondo chi siamo e cosa siamo capaci di fare?

                    

sabato 6 gennaio 2018

Viva viva la Befana!

Cari amici,
vi auguro Buona Epifania e festeggio con voi la venuta dei Re Magi con una poesia di Angiolo Silvio Novaro,  La canzone dell'Epifania:





Pastorelli, pastorelli
che passate prati e ruscelli
con in braccio la cornamusa 
e gioia sul viso diffusa
dove andate così snelli?
Udiste, forse, qualche dolce nuova
che il cuore vi muova?
E voi magi dalla ricca sella
che camminate dietro la stella
                                                      portando un sacco di doni,
                                                      e parete così buoni
                                                  con la barba e l'occhio mite 
                                                   chi cercate? Dite, dite,
                                                       e i tesori a chi l'offrite?
                                                   Oh, se andate a Betelemme
                                                 con quel carico di gemme
                                                    deh, pigliatemi con voi!
                                                       Ch'io lo veda il Fanciullino
                                                      fasciato nel pannolino
tra l'asino e il bue suoi
che gli fumano vicino!