La protagonista di Inga Lindstrom – Legami di sangue (Germania, 2006) di Andi Niessner (Rosamunde Pilcher – La nebbia d’Irlanda, Inga Lindstrom – La signora del faro), è Valerie Borg (Saskia Valencia), brillante avvocato e madre single, una donna in gamba, che dopo sette anni di lavoro in un rinomato studio legale di Stoccolma, decide di cambiare casa, lavoro e modo di vivere, dopo aver letto sul giornale l’annuncio di uno studio legale di Boxemberg, un piccolo paese di campagna. Il posto piace sia a lei sia al figlio Lasse (Lukas Schst), di dieci anni, un ragazzino simpatico e ben educato che ama lo sport, gli animali e l’aria aperta. Anche il colloquio con il signor Ludwig Steckelson (Siemen Ruhaak) sembra andare bene, con grande gioia di tutti. Uscendo dallo studio, però, Valerie viene presentata a un vecchio amico di Ludwig, Olaf Wilander (Dietrich Mattausch), proprietario della birreria del paese e di due cavalli da sella. Con grande fatica Olaf gli spiega che non può assumerla perché… è sua figlia illegittima, nata dall’errore di una notte durante un viaggio di lavoro! Egli aveva appreso le conseguenze del suo gesto alla nascita della bambina, trentanove anni prima, ma vigliaccamente l’aveva sempre mantenuta senza riconoscerla, per paura di perdere l’affetto e la stima di sua moglie e della loro figlia Leonie (Svenja Pages).
Quella stessa notte, però,
viene assalito dai dubbi e dalla nostalgia, riguarda le fotografie e rilegge le
lettere che ogni anno l’ex amante gli
inviava, sino a dieci anni prima, quando si era sposata, non dando più notizie
né sue né della figlia, ormai adulta e sicura di sé.
L’indomani
Olaf, dopo lunga riflessione, comunica a Ludwig che può assumerla, in quanto
forse quell’incontro è stato un segno del destino e lui ora desidera conoscere
la figlia e il nipotino senza rivelare la sua vera identità. Così Olaf affitta
loro la casa sul lago ed inizia a dare lezioni di equitazione a Lasse,
diventando suo amico.
Nel frattempo Valerie rivede per caso Marcus Hansen (Philippe Brenninkmeyer), un uomo col quale si era scontrata a Stoccolma, facendo jogging. Dopo vari incontri casuali, i due cominciano a piacersi e a cercarsi: Marcus vorrebbe dirle che è sposato, seppur in crisi, ma non fa in tempo, così presto, durante una cena a casa dei Wilander, Valerie, furiosa e ferita, scopre che Marcus è il marito di Leonie e che è mastro birraio nella fabbrica del suocero, che erediterà.
Naturalmente, quando egli si dichiara, spiegandole che lui e Leonie, ambiziosa giornalista sportiva sempre in viaggio di lavoro, si stanno lasciando, perché ormai non si amano né si vedono più, non gli crede e, con grande rabbia di Lasse, gli proibisce di frequentare Olaf. La situazione peggiora notevolmente quando Valerie, arrivando in studio, sente per caso una conversazione tra Olaf e Ludwig, in cui il primo gli chiede di licenziarla con una scusa, perché è la causa della separazione di Leonie e Marcus. L’avvocato è imbarazzato e tenta di fargli cambiare idea, ma alla fine promette di accontentarlo. La donna, in seguito, gli chiede spiegazioni, scoprendo di essere la figlia di Olaf. Dopo essersi licenziata, prende la sofferta decisione di ritornare a Stoccolma, ma il figlio scappa e va a sfogarsi con Irma Wilander (Uta Schorn), che ormai si è affezionata a lui. Valerie vuol dire addio a Marcus, ma dopo avergli svelato il segreto di Olaf, decide di partire con lui per il Canada, sua terra natale, dove egli diventerà il capo di un birrificio dell’amico d’infanzia Thomas Philipps (Eric Langner). Per evitare la partenza di Valerie e Marcus, Olaf è costretto a rivelare la verità alla moglie e alla figlia, e così, seppur con molto dolore, si arriva finalmente al lieto fine!