Christina Masters (Danica McKellar) è la giovane direttrice di uno dei punti vendita McDougal, i centri commerciali più prestigiosi del Mid West, fedelmente aiutata dalla sua vice e amica Holly (Christine Lee).
Manca un solo mese al 25 Dicembre e come ogni anno, per tradizione, la donna deve allestire la vetrina natalizia nel miglior modo possibile per stupire i numerosissimi, affezionati ed esigenti clienti, adulti e piccini, che da venticinque anni attendono il giorno della sua inaugurazione per poter gioire e sognare.
Per
l’occasione, torna in città la fondatrice della catena, Victoria McDougal
(Deidre Hall), per poter controllare da vicino il procedere dei preparativi, e
Christina entra in crisi, perché non riesce a trovare l’ispirazione adatta.
La
giornata inizia male per la povera ragazza: non appena saputa la notizia dell’imminente
arrivo della sua capa, infatti, agitata per il suo ritardo nell’allestimento,
si scontra involontariamente con un operaio che le macchia l’elegantissimo
tailleur con un barattolo di pittura. Lui si scusa e cerca di minimizzare
l’accaduto scherzandoci sopra, ma non sa di star parlando proprio con la
direttrice, furiosa per l’imprevisto che, così, non si oppone alla decisione
del maturo Henry (Bruce Dawson),
il
direttore dei servizi, di licenziarlo in tronco.
Poco
dopo Christina incontra Victoria, che non si scandalizza, anzi ironizza
sull’inconveniente, dicendo che gli
incidenti capitano, è come si affrontano che fa la differenza. Il peggio
sembra passato, ma in realtà le ansie della donna aumentano in quanto Victoria
insiste nel voler vedere in anticipo la vetrina ed in più annuncia l’apertura
del primo punto vendita internazionale proprio a Parigi, la città in cui
Christina ha studiato per un anno, innamorandosene, come dimostra la Tour
Eiffel appesa allo specchietto retrovisore della sua auto. La giovane, per
potersi candidare per il posto vacante
di dirigente, oltre a dimostrare il suo talento, la sua ambizione, la capacità
di massimizzare i profitti incentivando le
idee di vendita, deve impressionare la proprietaria, stupirla, preparando la
miglior vetrina di sempre, in occasione del venticinquesimo anno dalla
fondazione dei grandi magazzini, dimostrandole inoltre che persona è con i
clienti e con i dipendenti.
Christina
è disperata: non riuscirà mai ad inventarsi in così poco tempo qualcosa di così
speciale!
Ed
i guai non arrivano mai da soli…
Nella vita della donna arriva Cooper (Christian Convery), un ragazzino speciale recatosi da McDougal per chiedere a Babbo Natale un regalo fantastico: che il suo papà, Kurt Stone (David Haydn-Jones), ritorni a sorridere, anche se ha appena perso il lavoro. Christina è commossa, ma presto scopre con grande sgomento chi è il papà di Cooper. Il bimbo, infatti, non è andato a scuola ed è arrivato in negozio da solo, così per la prima volta lei si assenta dal lavoro per riaccompagnarlo a casa, in quanto l’uomo e la nonna Grace (Colleen Winton) non sono raggiungibili al cellulare. Nel tragitto scopre che è un ragazzino maturo, intelligente e molto dolce, oltre che pratico, ed inizia suo malgrado ad affezionarsi. Giunti a destinazione, Christina è costretta malvolentieri ad ascoltare il consiglio di Cooper di chiedere aiuto al padre in quanto l’auto è rimasta senza benzina e con il cellulare scarico non può chiamare un carro attrezzi. Naturalmente, imbarazzatissima, si scusa con lui, soprattutto per non aver impedito il suo licenziamento: lui non la capisce, e sua madre la tratta sgarbatamente, ma le rimette in sesto l’auto. Nel frattempo Christina nota che è un artista ed ha il garage pieno di tele e pennelli, e lo incita, colpita dalla sua bravura, seppur inutilmente, a esporre i suoi quadri per venderli e da quel momento continua a pensare che deve far qualcosa per rimediare alla situazione: decide, così, per il bene di entrambi, di riassumerlo per decorare la vetrina di Natale.
Come prevedibile, Kurt non accetta, avendo già trovato un altro impiego, seppur molto umile, ed interpretando il gesto come un atto di carità fatto per liberarsi dai sensi di colpa. Sarà con molta difficoltà ed aprendogli con sincerità il suo cuore che finalmente Christina riuscirà a convincerlo, raccontandogli la sua storia e facendogli capire che le serve il suo aiuto perché lui è creativo ed ha una visione diversa del Natale oltre a molto talento. La donna, infatti, è nata e cresciuta in Florida, ed il Natale non è mai stato festeggiato degnamente perché la sua famiglia aveva un ristorante ed essendo il periodo più frenetico dell’anno al ritorno a casa erano sempre tutti stanchi, così non si pensava né all’albero né ai regali. Ed anche adesso che è responsabile di un centro commerciale durante le feste deve concentrarsi più che mai sul lavoro, sugli affari, sul commercio, così trascorrerà come al solito Natale da sola, cenando la sera della vigilia in una suite d’albergo per poi guardarsi vecchi film. Da questo racconto Kurt capisce che a Christina non vengono idee per la vetrina semplicemente perché lei non conosce il vero spirito e il significato più profondo del Natale, che invece anima il dolcissimo Cooper, che nei giorni seguenti le insegna con affetto come si sceglie e come si decora l’albero perfetto.
Nel tempo trascorso insieme a loro, Christina scopre da Grace, che si scusa con lei per averla mal accolta inizialmente, che Kurt dopo il divorzio ha perso la fiducia in se stesso e l’ispirazione per i suoi quadri. La giovane è sempre più combattuta: da quando ha incontrato la bella famiglia di Cooper è meno triste e dura, per la prima volta assapora la gioia di avere un albero tutto suo e riscopre la bellezza di cucinare in casa. Vorrebbe dire all’uomo della sua probabile partenza, ma tra paura, indecisione ed imprevisti, non ci riesce. A peggiorare le cose arriva Victoria per vedere i bozzetti della vetrina, che ha fatto preparare di corsa a Kurt, ma la donna, pur apprezzandone l’innegabile bellezza, è delusa, perché si riferiscono genericamente al Natale e non in modo specifico al passato dei suoi grandi magazzini: la promozione a Parigi sembra così sfumare per sempre, dato che bisognerà per la prima volta riallestire la vetrina del Natale precedente, rischiando di perdere clienti….
Sfogandosi con Henry, però, il quale le mostra una sua vecchia foto, Christina ha un’illuminazione e mette tutti subito al lavoro per preparare la nuova vetrina in tempo di record, per riuscire ancora a realizzare un sogno. Si arriva, così, tra ansia e palpitazioni, alla serata dell’inaugurazione che, con immenso stupore e gioia di Victoria, regala ancora una volta forti emozioni ai presenti, e la tanto sospirata promozione a Christina!
Tutto
è bene quel che finisce bene!
Eppure
Christina non è al settimo cielo come dovrebbe, tanto più che Kurt scopre della
sua partenza all’improvviso e Cooper scappa lontano da lei sentendosi tradito e
abbandonato, visto che avrebbe voluto passare il Natale e tanto altro tempo
ancora con lei. Se ne accorge anche Victoria, che in passato si sentiva proprio
come lei, divisa tra il sogno di una carriera tanto desiderata e per la quale
aveva lavorato sodo e l’affetto per una persona speciale, così le ricorda che
quella promozione significa non solo gioia, opportunità, avventura e magia come
credeva, ma anche sacrificio, difficoltà, rinunce e rimpianti, per cui è
necessario capire in tempo a cosa si va incontro, valutare e fare la scelta
giusta, anche perché a causa di un imprevisto la donna dovrà arrivare in
anticipo a Parigi, prendendo l’ultimo volo della sera della vigilia.
La
rottura è inevitabile e Christina, con la morte nel cuore, prima di andare
all’aeroporto, portando con sé la macchinina con lei e Cooper che il bimbo le
aveva regalato, va a casa di Kurt per salutarlo e lasciare dei doni. Anche
l’uomo ha un regalo per lei, un grande e luminoso quadro della Tour Eiffel, il
primo dipinto realizzato grazie a lei, che gli ha fatto ritrovare
l’ispirazione!
E
quando è troppo, è troppo, soprattutto a Natale, così Christina fa ancora una
tappa all’albergo dove alloggia Victoria, perché ha capito che la vita è
rischio e dove si sente davvero a casa….
È
questa la trama de Il regalo più Bello
(My Christmas Dream, Canada 2016) di
James Head (The dead zone – La zona morta),
un bel film romantico che racconta anche l’importanza dell’amicizia e dell’impegno
nel lavoro, oltre ad incitare a credere in se stessi, nelle proprie capacità e
nella forza dei sogni.