venerdì 8 gennaio 2021

Il regalo più bello

                                           

Christina Masters (Danica McKellar) è la giovane direttrice di uno dei punti vendita McDougal, i centri commerciali più prestigiosi del Mid West, fedelmente aiutata dalla sua vice e amica Holly (Christine Lee). 

Manca un solo mese al 25 Dicembre e come ogni anno, per tradizione, la donna deve allestire la vetrina natalizia nel miglior modo possibile per stupire i numerosissimi, affezionati ed esigenti clienti, adulti e piccini, che da venticinque anni attendono il giorno della sua inaugurazione per poter gioire e sognare.

Per l’occasione, torna in città la fondatrice della catena, Victoria McDougal (Deidre Hall), per poter controllare da vicino il procedere dei preparativi, e Christina entra in crisi, perché non riesce a trovare l’ispirazione adatta.

La giornata inizia male per la povera ragazza: non appena saputa la notizia dell’imminente arrivo della sua capa, infatti, agitata per il suo ritardo nell’allestimento, si scontra involontariamente con un operaio che le macchia l’elegantissimo tailleur con un barattolo di pittura. Lui si scusa e cerca di minimizzare l’accaduto scherzandoci sopra, ma non sa di star parlando proprio con la direttrice, furiosa per l’imprevisto che, così, non si oppone alla decisione del maturo Henry (Bruce Dawson),

il direttore dei servizi, di licenziarlo in tronco.

Poco dopo Christina incontra Victoria, che non si scandalizza, anzi ironizza sull’inconveniente, dicendo che gli incidenti capitano, è come si affrontano che fa la differenza. Il peggio sembra passato, ma in realtà le ansie della donna aumentano in quanto Victoria insiste nel voler vedere in anticipo la vetrina ed in più annuncia l’apertura del primo punto vendita internazionale proprio a Parigi, la città in cui Christina ha studiato per un anno, innamorandosene, come dimostra la Tour Eiffel appesa allo specchietto retrovisore della sua auto. La giovane, per potersi candidare  per il posto vacante di dirigente, oltre a dimostrare il suo talento, la sua ambizione, la capacità di massimizzare i profitti  incentivando le idee di vendita, deve impressionare la proprietaria, stupirla, preparando la miglior vetrina di sempre, in occasione del venticinquesimo anno dalla fondazione dei grandi magazzini, dimostrandole inoltre che persona è con i clienti e con i dipendenti.

Christina è disperata: non riuscirà mai ad inventarsi in così poco tempo qualcosa di così speciale!

Ed i guai non arrivano mai da soli…    

Nella vita della donna arriva Cooper (Christian Convery), un ragazzino speciale recatosi da McDougal per chiedere a Babbo Natale un regalo fantastico: che il suo papà, Kurt Stone (David Haydn-Jones), ritorni a sorridere, anche se ha appena perso il lavoro. Christina è commossa, ma presto scopre con grande sgomento chi è il papà di Cooper. Il bimbo, infatti, non è andato a scuola ed è arrivato in negozio da solo, così per la prima volta lei si assenta dal lavoro per riaccompagnarlo a casa, in quanto l’uomo e  la nonna Grace (Colleen Winton) non sono raggiungibili al cellulare. Nel tragitto scopre che è un ragazzino maturo, intelligente e molto dolce, oltre che pratico, ed inizia suo malgrado ad affezionarsi. Giunti a destinazione, Christina è costretta malvolentieri ad ascoltare il consiglio di Cooper di chiedere aiuto al padre in quanto l’auto è rimasta senza benzina e con il cellulare scarico non può chiamare un carro attrezzi. Naturalmente, imbarazzatissima, si scusa con lui, soprattutto per non aver impedito il suo licenziamento: lui non la capisce, e sua madre la tratta sgarbatamente, ma le rimette in sesto l’auto. Nel frattempo Christina nota che è un artista ed ha il garage pieno di tele e pennelli, e lo incita, colpita dalla sua bravura, seppur inutilmente, a esporre i suoi quadri per venderli e da quel momento continua a pensare che deve far qualcosa per rimediare alla situazione: decide, così, per il bene di entrambi, di riassumerlo per decorare la vetrina di Natale. 

      

Come prevedibile, Kurt non accetta, avendo già trovato un altro impiego, seppur molto umile, ed interpretando il gesto come un atto di carità fatto per liberarsi dai sensi di colpa. Sarà con molta difficoltà ed aprendogli con sincerità il suo cuore che finalmente Christina riuscirà a convincerlo, raccontandogli la sua storia e facendogli capire che le serve il suo aiuto perché lui è creativo ed ha una visione diversa del Natale oltre a molto talento. La donna, infatti, è nata e cresciuta in Florida, ed il Natale non è mai stato festeggiato degnamente perché la sua famiglia aveva un ristorante ed essendo il periodo più frenetico dell’anno al ritorno a casa erano sempre tutti stanchi, così non si pensava né all’albero né ai regali. Ed anche adesso che è responsabile di un centro commerciale durante le feste deve concentrarsi più che mai sul lavoro, sugli affari, sul commercio, così trascorrerà come al solito Natale da sola, cenando la sera della vigilia in una suite d’albergo per poi guardarsi vecchi film. Da questo racconto Kurt capisce che a Christina non vengono idee per la vetrina semplicemente perché lei non conosce il vero spirito e il significato più profondo del Natale, che invece anima il dolcissimo Cooper, che nei giorni seguenti le insegna con affetto come si sceglie e come si decora l’albero perfetto. 

                                 

Nel tempo trascorso insieme a loro, Christina scopre da Grace, che si scusa con lei per averla mal accolta inizialmente, che Kurt dopo il divorzio ha perso la fiducia in se stesso e l’ispirazione per i suoi quadri. La giovane è sempre più combattuta: da quando ha incontrato la bella famiglia di Cooper è meno triste e dura, per la prima volta assapora la gioia di avere un albero tutto suo e riscopre la bellezza di cucinare in casa. Vorrebbe dire all’uomo della sua probabile partenza, ma tra paura, indecisione ed imprevisti, non ci riesce. A peggiorare le cose arriva Victoria per vedere i bozzetti della vetrina, che ha fatto preparare di corsa a Kurt, ma la donna, pur apprezzandone l’innegabile bellezza, è delusa, perché si riferiscono genericamente al Natale e non in modo specifico al passato dei suoi grandi magazzini: la promozione a Parigi sembra così sfumare per sempre, dato che bisognerà per la prima volta riallestire la vetrina del Natale precedente, rischiando di perdere clienti….  

Sfogandosi con Henry, però, il quale le mostra una sua vecchia foto, Christina ha un’illuminazione e mette tutti subito al lavoro per preparare la nuova vetrina in tempo di record, per riuscire ancora a realizzare un sogno. Si arriva, così, tra ansia e palpitazioni, alla serata dell’inaugurazione che, con immenso stupore e gioia di Victoria, regala ancora una volta forti emozioni ai presenti, e la tanto sospirata promozione a Christina!

Tutto è bene quel che finisce bene!

                                                   

Eppure Christina non è al settimo cielo come dovrebbe, tanto più che Kurt scopre della sua partenza all’improvviso e Cooper scappa lontano da lei sentendosi tradito e abbandonato, visto che avrebbe voluto passare il Natale e tanto altro tempo ancora con lei. Se ne accorge anche Victoria, che in passato si sentiva proprio come lei, divisa tra il sogno di una carriera tanto desiderata e per la quale aveva lavorato sodo e l’affetto per una persona speciale, così le ricorda che quella promozione significa non solo gioia, opportunità, avventura e magia come credeva, ma anche sacrificio, difficoltà, rinunce e rimpianti, per cui è necessario capire in tempo a cosa si va incontro, valutare e fare la scelta giusta, anche perché a causa di un imprevisto la donna dovrà arrivare in anticipo a Parigi, prendendo l’ultimo volo della sera della vigilia.

                                     

La rottura è inevitabile e Christina, con la morte nel cuore, prima di andare all’aeroporto, portando con sé la macchinina con lei e Cooper che il bimbo le aveva regalato, va a casa di Kurt per salutarlo e lasciare dei doni. Anche l’uomo ha un regalo per lei, un grande e luminoso quadro della Tour Eiffel, il primo dipinto realizzato grazie a lei, che gli ha fatto ritrovare l’ispirazione!

                                                  

E quando è troppo, è troppo, soprattutto a Natale, così Christina fa ancora una tappa all’albergo dove alloggia Victoria, perché ha capito che la vita è rischio e dove si sente davvero a casa….  

È questa la trama de Il regalo più Bello (My Christmas Dream, Canada 2016) di James Head (The dead zone – La zona morta), un bel film romantico che racconta anche l’importanza dell’amicizia e dell’impegno nel lavoro, oltre ad incitare a credere in se stessi, nelle proprie capacità e nella forza dei sogni.

                                      

 

mercoledì 6 gennaio 2021

Buona Epifania!

                                                     

Celebriamo oggi la solennità dell’Epifania, cioè la manifestazione del Signore a tutte le genti: infatti, la salvezza operata da Cristo non conosce confini, è per tutti. L’Epifania non è un altro mistero, è sempre lo stesso mistero della Natività, visto però nella sua dimensione di luce: luce che illumina ogni uomo, luce da accogliere nella fede e luce da portare agli altri nella carità, nella testimonianza, nell’annuncio del Vangelo.

Papa Francesco


                                                                  


La visione di Isaia, [...] risuona nel nostro tempo più che mai attuale: «La tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli». [...] In questo orizzonte, il profeta annuncia la luce: la luce donata da Dio a Gerusalemme e destinata a rischiarare il cammino di tutte le genti. Questa luce ha la forza di attrarre tutti, vicini e lontani, tutti si mettono in cammino per raggiungerla. [...] 

Papa Francesco


                                                        


È una visione che apre il cuore, che allarga il respiro, che invita alla speranza. Certo, le tenebre sono presenti e minacciose nella vita di ognuno e nella storia dell’umanità, ma la luce di Dio è più potente. Si tratta di accoglierla perché possa risplendere a tutti. [...] Questa luce è il Bambino di Betlemme, è Gesù, [...] È Lui la stella apparsa all’orizzonte, il Messia atteso, Colui attraverso il quale Dio realizza il suo regno di amore, il suo regno di giustizia, il suo regno di pace. Egli è nato non solo per alcuni ma per tutti gli uomini, per tutti i popoli. La luce è per tutti i popoli, la salvezza è per tutti i popoli. 

Papa Francesco


                                                 


La luce di Cristo si diffonde attraverso l’annuncio del Vangelo. L’annuncio, la parola, e la testimonianza. E con lo stesso “metodo” scelto da Dio per venire in mezzo a noi: l’incarnazione, cioè il farsi prossimo all’altro, incontrarlo, assumere la sua realtà e portare la testimonianza della nostra fede, ognuno. Solo così la luce di Cristo, che è Amore, può risplendere in quanti la accolgono e attirare gli altri.[...]  La stella è Cristo, ma la stella possiamo e dobbiamo essere anche noi, per i nostri fratelli e le nostre sorelle, come testimoni dei tesori di bontà e di misericordia infinita che il Redentore offre gratuitamente a tutti. 

Papa Francesco


                            


La condizione è accogliere in sé questa luce, accoglierla sempre di più.[...] Anche noi, come i Magi, siamo chiamati a lasciarci sempre affascinare, attirare, guidare, illuminare e convertire da Cristo: è il cammino della fede, attraverso la preghiera e la contemplazione delle opere di Dio, che continuamente ci riempiono di gioia e di stupore, uno stupore sempre nuovo. Lo stupore è sempre il primo passo per andare avanti in questa luce.

Papa Francesco


                                                      


Invochiamo la protezione di Maria sulla Chiesa universale, affinché diffonda nel mondo intero il Vangelo di Cristo, luce di tutte le genti, luce di tutti i popoli. 

Papa Francesco

 

                                    


BUONA EPIFANIA A TUTTI!!!!!!!

venerdì 1 gennaio 2021

Buon 2021!

Lo sguardo rassicurante e consolante della Vergine Santa è un incoraggiamento a far sì che questo tempo, donatoci dal Signore, sia speso per la nostra crescita umana e spirituale, sia tempo per appianare gli odi e le divisioni -ce ne sono tante- sia tempo per sentirci tutti più fratelli, sia tempo di costruire e non di distruggere, prendendoci cura gli uni degli altri e del creato. Un tempo per far crescere, un tempo di pace.                                                                                                                               

Papa Francesco  


Noi siamo tutti chiamati a realizzare la pace e a realizzarla ogni giorno e in ogni ambiente di vita, tendendo la mano al fratello che ha bisogno di una parola di conforto, di un gesto di tenerezza, di un aiuto solidale. E questo per noi è un compito dato da Dio. [...] E la pace si può costruire se cominceremo ad essere in pace con noi stessi -in pace dentro, nel cuore- e con chi ci sta vicino, togliendo gli ostacoli che impediscono di prenderci cura di quanti si trovano nel bisogno e nell'indigenza. 
Papa Fancesco
                                             

La pace è nella vita: non è solo assenza di guerra, ma è vita ricca di senso, impostata e vissuta nella realizzazione personale e nella condivisione fraterna con gli altri.
Papa Francesco 


Il mio auspicio è che regni la pace nel cuore degli uomini e nelle famiglie; nei luoghi di lavoro e di svago; nella comunità e nelle nazioni. Nelle famiglie, nel lavoro, nelle nazioni: pace pace. 
Papa Francesco

                                           

Sulla soglia di questo inizio, a tutti rivolgo il mio cordiale augurio di un felice e sereno 2021.Ognuno di noi cerchi di far sì che sia un anno di fraterna solidarietà e di pace per tutti; un anno carico di fiduciosa attesa  e di speranze, che affidiamo alla protezione di Maria, madre di Dio e madre nostra. 
Papa Francesco



Cari amici e amiche, desidero augurarvi che in questo nuovo anno possiate alleviare i passati dolori e ricordare i successi e le gioie, che possiate riprendere vecchi progetti e pensarne di nuovi, che possiate accogliere ogni nuovo giorno con fiducia e con speranza e non con stanchezza e disperazione, che non sprechiate il vostro tempo,e non diate per scontato l'affetto di chi vi ama. 
Vi auguro di rimanere saldi anche nelle più brutte tempeste, per poter approdare a una nuova, seppur sospirata, felicità, e di poter ancora credere e lottare per costruire un futuro migliore.