Se
a pochi giorni dal matrimonio non ti è ancora arrivato l’abito da sposa,
giustamente ti agiti. Se alla vigilia di questo evento, quello che hai sognato
fin da quando eri piccola, che consideri il più importante della tua vita,
serena per la consegna all’ultimo minuto del tuo bellissimo vestito, proprio
mentre te lo provi, entra nella tua stanza, inaspettatamente, il tuo ex
fidanzato, nonché fratello del tuo promesso sposo, tornato all’ovile dopo quasi
cinque anni di avventure in giro per il mondo, ti agiti ancora di più. Se,
infine, oltre a tutto ciò, il giorno del matrimonio sei malata di salmonella,
come altri ospiti del ricevimento della sera precedente, per colpa del tiramisù
preparato da una tua amica, non sei più agitata. Sei confusa, abbattuta, terrorizzata,
disperata. E le nozze vanno, naturalmente, rimandate, con grande disappunto.
E
allo spettatore non può non venire in mente la famosa citazione letteraria
“questo matrimonio non s’ha da fare…”.
Giorno
dopo giorno, infatti, Lynn (Janin Reinhart), la protagonista di Inga Linsdtrom - Matrimonio a Hardinghsholm
(Germania, 2008) di Karola Meeder (Anna e
il re di Dresda, Un’estate a Praga,
Inga Lindstrom – Estate sull’isola),
alla quale capita tutto questo, è sempre più certa che questi disastri non siano
sfortunate coincidenze, ma segni del destino, ed è infastidita dal sicuro
ottimismo della madre (Petra Zieser). D’altronde lo stesso prete aveva detto
che per due persone felici che si amano non cambia niente sposarsi un giorno o
molto più avanti.
La
presenza affettuosa e premurosa di Lars (Tom Beck), il suo ex fidanzato, irrita Lynn, perché prova nostalgia ed inizia a dubitare dei suoi sentimenti, così
lo caccia dopo una lite.
In
tutto questo susseguirsi di eventi, imprevisti ed emozioni, la giovane non si accorge nemmeno
della distrazione di Erik (Florian Weber), il suo promesso sposo, che è rimasto
colpito, ricambiato, di Hellen (Alyssa Jung), la postina sull’idrovolante (che però è fidanzata), arrivata dal cielo sull’isola come un angelo, per salvare il suo matrimonio,
consegnando in tempo l’abito alla sposa.
E se, invece, proprio la salvatrice, diventasse, pur non volendo, causa di crisi e di rottura?
E se, invece, proprio la salvatrice, diventasse, pur non volendo, causa di crisi e di rottura?
La
forzata convivenza (la tempesta in arrivo per la quale Hellen non può più
tornare a casa, i passaggi richiestigli da Lars, gli incontri casuali a
Stoccolma) rende presto chiari a tutti i problemi nascosti, le passioni nuove e
quelle mai dimenticate, chiedendo una profonda e sincera riflessione per il
bene generale.
Peccato
solo che le “disgrazie” non vengono mai da sole e che la batosta finale,
solitamente, sia la più dura. Così il serio e pacato Erik, che tutti amano e
rispettano, il faro nella tempesta sul quale si può contare sempre, non solo
inizia ad essere stanco di tutte le responsabilità, ma viene inaspettatamente
colto da una gravissima bufera. Una soffiata, infatti, fa chiudere alla polizia
un suo cantiere al lago, per l’utilizzo di legname contaminato. Oltre al danno,
la beffa. Erik naturalmente è estraneo ai fatti, ma non può provarlo, in quanto
ha tutte le prove contro, il suo avvocato è irreperibile e suo fratello Lars,
rimasto per aiutarlo, in quanto ex studente di legge, non riesce a salvarlo.
Come può la buona Lynn dirgli che lo lascia, mentre egli rischia la bancarotta,
l’onore e la galera? Così rifiuta Lars, pur amandolo ancora.
Ma
un film d’amore non può finire così, per cui l’eroina principale (Hellen),
preoccupata, cerca di capire chi voglia
incastrare Erik e perché, facendosi aiutare subito da lui e poi da Lars,
comproprietario dell’azienda di famiglia e molto unito al fratello. Hellen dice
ai due di aver visto, volando, degli uomini al cantiere nonostante fosse
chiuso, così vi si reca con Erik, che trova il suo progetto con un altro logo e
poi, sorvolando la zona con Lars, si imbatte in Cullen (Peter Atanassow), il
fedele caposquadra: giunti a terra, i due amici tentano di fermarlo mentre
cerca di smaltire le prove compromettenti (le sostanze nocive), ma hanno la
peggio e ad Hellen non rimane che correre all’ospedale con Lars gravemente
ferito alla testa, avvisando Erik, che non vuol turbare Lynn, che, scoperto l’accaduto,
lo prega di portarla con lui. Giunti a destinazione, la preoccupazione e
l’amore di Lynn sono fin troppo evidenti ed i due fidanzati finalmente si
chiariscono, senza rancori. Poi arriva il momento della verità tra Lynn e Lars,
messo male ma dichiarato fuori pericolo, e tra Erik ed Hellen (che nel frattempo ha lasciato il suo bel pilota, che le aveva fatto una visita a sorpresa), raggiunta
all’imbarco per il volo per Stoccolma, e romanticamente “rapita” tra lo stupore
e la gioia generale.
E
il tanto sospirato matrimonio, con una grande festa ed il favoloso vestito,
sistemati anche i cattivi (Cullen era stato pagato dall’apparentemente sincero
commerciante di legname di fiducia) alla fine si fece. Anzi, se ne fecero
due!
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