Nella notte di Capodanno,
quando tutti a nanna vanno,
è in arrivo sul primo binario
un direttissimo straordinario,
composto di dodici vagoni
tutti carichi di doni…
Gennaio
Sul primo vagone, sola soletta,
c'è una simpatica vecchietta.
Deve amar molto la pulizia
perché una scopa le fa compagnia…
Dalla sua gerla spunta il piedino
di una bambola o di un burattino.
-Ho tanti nipoti, - borbotta, -ma tanti!
E se volete sapere quanti,
contate tutte le calze di lana
che aspettano il dono della Befana.
Febbraio
Secondo vagone, che confusione!
Carnevale fa il pazzerellone:
c'è Arlecchino, c'è Colombina,
c'è Pierrot con la sua damina,
e accanto alle maschere d'una volta
galoppano indiani a briglia sciolta,
sceriffi sparano caramelle,
astronauti lanciano stelle
filanti, e sognano a fumetti
come gli eroi dei loro giornaletti.
Marzo
Sul terzo vagone
viaggia la Primavera
col vento marzolino.
Gocce ridono e piangono
sui vetri del finestrino.
Una rondine svola,
profuma una viola…
Tutta roba per la campagna.
In città, fra il cemento,
profumano soltanto
i tubi di scappamento.
Aprile
Il quarto vagone è riservato
a un pasticcere rinomato
che prepara, per la Pasqua,
le uova di cioccolato.
Al posto del pulcino c'è la sorpresa.
Campane di zucchero
suoneranno a distesa.
Maggio
Un carico giocondo
riempie ilquinto vagone:
tutti i fiori del mondo,
tutti i canti di Maggio…
Buon viaggio! Buon viaggio!
Giugno
Giugno, la falce in pugno!
ma sul sesto vagone io non vedo soltanto
le messi ricche e buone…
Vedo anche le pagelle:
un po' brutte, un po' belle,
un pò gulp,un po' squash!
Ah, che brutta invenzione,
amici miei,
quei cinque numeri prima del sei.
Luglio
Il settimo vagone
è tutto sole e mare:
affrettatevi a montare!
Non ci sono sedili ma ombrelloni.
Ci si tuffa dai finestrini
meglio che dai trampolini.
C'è tutto l'Adriatico,
c'è tutto il Tirreno:
non ci sono tutti i bambini…
ecco perché il vagone non è pieno.
Agosto
Sull'ottavo vagone ci sono le città:
saranno regalate
a chi resta in città
tutta l'estate.
avrà le strade a sua disposizione:
correrà, svolterà, parcheggerà
da padrone.
a destra e a sinistra
sorpasserà se stesso…
Ma di sera sarà triste lo stesso.
Settembre
Osservate sul nono vagone
gli esami di riparazione.
Solenni, severi come becchini…
e se la pigliano con i bambini!
Perché, qualche volta, per cambiare,
non sono i grandi a riparare?
Ottobre
Sul decimo vagone
ci sono tanti banchi,
c'è una lavagna nera
e dei gessetti bianchi.
Dai vetri spalancati
il mondo intero può entrare:
è un ottimo maestro
per chi lo sa ascoltare.
Novembre
Sull'undicesimo vagone
'è un buon odore di castagne,
paesi grigi, grigie campagne
già rassegnate al primo nebbione,
e buoni libri da leggere a sera
dopo aver spento la televisione.
Dicembre
Ed ecco l'ultimo vagone,
è fatto tutto di panettone,
ha i cuscini di cedro candito
e le porte di torrone.
Appena in stazione sarà mangiato
di buon umore e di buon appetito.
mangeremo anche la panca
su cui siede a sonnecchiare
Babbo Natale con la sua barba bianca.
(E' in arrivo un treno carico di.., Gianni Rodari)
L'anno vecchio se ne va, e mai più ritornerà,
io gli ho dato una valigia di capricci e impertinenze,
di lezioni fatte male, di bugie e disubbidienze,
e gli ho detto: "Porta via! Questa è tutta roba mia".
Anno nuovo, avanti avanti,
ti fan festa tutti quanti,
tu la gioia e la salute porta ai cari genitori,
ai parenti ed agli amici rendi lieti tutti i cuori,
d'esser buono ti prometto, anno nuovo benedetto.
(L'anno nuovo, Angiolo Silvio Novaro)
Un augurio per
ogni sorriso che ti
farà star bene,
per ogni abbraccio
che ti scalderà il
cuore, per ogni
sogno
che vorrai
realizzare.
Cosa posso dirvi per aiutarvi
a vivere meglio in questo anno?
Sorridetevi
gli un gli altri;
sorridete a vostra moglie,
a vostro marito,
ai vostri figli,
alle persone con le quali lavorate,
a chi vi comanda;
sorridetevi a vicenda;
questo vi aiuterà a crescere nell'amore,
perché il sorriso è il frutto dell'amore.
(Madre Teresa di Calcutta)
Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale,
cucina, albergo, rado, fonderia,
in mare, su un aereo, in autostrada,
a chi scavalca questa notte senza un saluto,
bevo alla luna prossima alla ragazza incinta,
a chi fa una promessa, a chi l'ha mantenuta,
a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando,
a chi non è invitato in nessun posto,
allo straniero che impara l'italiano,
a chi studia la musica, a chi sa ballare il tango,
a chi si è alzato per cedere il posto,
a chi non si può alzare, a chi arrossisce,
a chi legge Dickens, a chi piange al cinema,
a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio,
a chi ha perduto tutto e ricomincia,
all'astemio che fa uno sforzo di condivisione,
a chi è nessuno per la persona amata,
a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà eroe,
a chi scorda l'offesa,a chi sorride in fotografia,
a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo,
a chi restituisce da quello che ha avuto,
a chi non capisce le barzellette,
all'ultimo insulto che sia l'ultimo,
ai pareggi, alle ics sulla schedina,
a chi fa un passo avanti e così disfa la riga,
a chi vuol farlo e poi non ce la fa,
infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera
e tra questi non ha trovato il suo.
(Erri De Luca)
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