Affetti e dispetti (La nana, 2009) è un film di Sebastian Silva (La vida me mata, Old cats) presentato al Torino Film Festival, dove è stata premiata l'attrice protagonista, Cataina Saavedra, che interpreta la quarantaduenne Raquel, da vent'anni domestica dei Valdes, agiata famiglia cilena di cui si sente parte. Pilar, infatti, suo marito ed i loro quattro figli la considerano un'amica, amandola e rispettandola. L'idillio, però, finisce quando viene assunta una seconda cameriera per aiutarla: lei, per equivoco, crede che vogliano sostituirla ed iniziano i guai. Raquel, gelosa e sospettosa, sentendosi minacciata, cerca di mettere la nuova arrivata in cattiva luce, in modo da far sì che si licenzi. Diventata ancor più scontrosa e fragile, intralcia il lavoro della collega e la maltratta, suscitando nello spettatore odio e amore. Dopo aver vinto la sua battaglia varie volte, incontra Lucy e la sua vita cambia: perché Lucy è una ragazza giovane, sveglia, dolce e spigliata che, capendo le sue resistenze, con il tempo riesce a vincerle, diventando sua amica e punto di riferimento.
Affetti e dispetti è un film intenso che analizza l'uomo, il suo carattere, il suo modo di essere, la sua visione, a volte distorta, della realtà; è un film dal ritmo hanekiano, in cui gli eventi sono subordinati ai rapporti umani, dai quali scaturiscono.
I temi principali sono quelli della famiglia e del lavoro, qui inteso come alienazione: Raquel, infatti, con il suo eccessivo fervore, sta minando la sua salute e non ha una vita privata e ciò la rende frustata ed eccessivamente sensibile.
Nominato ai Golden Globe, vincitore di ventiquattro premi internazionali, tra cui quello come Miglior Film Straniero al Sundance Film Festival, è, insieme, un dramma psicologico ed una commedia domestica e di costume, in cui è straordinaria la recitazione della protagonista, fatta di sguardi intensi ed allucinati che ne evidenziano gli angosciati pensieri.
Stile e contenuti si accordano: gli spazi chiusi, che prevalgono nettamente su quelli aperti, sono metafora della crisi alienante e delle ossessioni di Raquel. Sono claustrofobici come una prigione, seppur gradi come un labirinto in cui ci si può perdere: il labirinto dei suoi contrastanti sentimenti.
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