Viaggio di sola andata è il primo romanzo di Riccardo Gorlero, autore di racconti di fantascienza (Norma 5) e musicista, nato a Imperia il 19 dicembre 1972.
Edito nel 2007 dalla romana Prospettiva Editrice, il libro ha per protagonista Robert Novel, un uomo che deve affrontare ogni giorno le pesanti conseguenze di una scelta che nessuno vorrebbe mai trovarsi a fare: quella tra la morte e la vita.
L'inizio del romanzo, reso originale dalla mancanza di capitoli e dall'alternanza di due tempi e modi di raccontare, sempre in prima persona, avviene in medias res: lo strano viaggio dei personaggi, a bordo di quella che si rivelerà essere una navicella spaziale completamente automatizzata che si muove alla velocità della luce, non solo è già iniziato, ma addirittura sta finendo.
Solo proseguendo nella lettura verranno spiegate più e più volte le motivazioni e l'importanza di questo viaggio.
Diviso tra fantascienza ed introspezione, il romanzo utilizza ampiamente il lessico religioso (colpa, perdono, sacrificio, pietà, giustizia) e le metafore (oscurità, naufragio, prigionia, vista).
Libro filosofico denso di umanità e di pensiero, a tratti molto intenso e commovente (la descrizione del rapporto, quasi fisico e viscerale, del protagonista con la pioggia), privilegia la ricerca della conoscenza rispetto all'avventura dell'azione; arricchito da una leggera ironia, parla del rapporto uomo-Dio, caso-destino.
Intrisa di malinconia, paura e rimpianti, la storia di Robert, ricercatore di fisica, malato terminale, che decide di lasciare le persone che ama per cercare di dare a sé e ad altri una speranza grazie alla sperimentazione di nuove tecnologie, è una storia di eroi, miti, persone che cambiano la storia, o forse è solo un racconto di follia.
Qual è il prezzo del libero arbitrio? Quanto dolorose possono essere le conseguenze di una scelta estrema come quella di sfuggire a terribili realtà andando incontro all'ignoto? Sono queste alcune delle domande cui l'autore invita a rispondere.
I temi principali del libro sono quelli del tempo e dello spazio, del rapporto uomo-macchina, singolo-comunità e della malattia, vero motore della storia, che mescola mistero, suspence ed un'approfondita e sensibile indagine delle pieghe più nascoste dell'animo, sino all'inatteso finale.
E', in fondo, una storia d'amicizia e di amore, di un'attesa, di un cammino di espiazione e salvezza tramite la redenzione, costellato da angosciosi dubbi.
E' un libro forte, spesso triste, che parla di morale, coscienza, responsabilità, mostrando le varie sfaccettature della realtà. E' un'indagine razionale, intellettuale, disincantata ma anche decisamente emotiva, un tuffo in un problema d'attualità che ci riguarda da vicino: l'eutanasia.
Anche la lettura è un viaggio di sola andata e per me è stata un'avventura bellissima e formativa. Perché non si può restare indifferenti di fronte al messaggio di questo libro. Si vorrebbe leggerlo tutto d'un fiato, ma bisogna capirne a fondo ogni frase per coglierne appieno i vari strati di significato. Serio, profondo ed interessantissimo, è un punto di partenza per una lunga riflessione ed un attento e sincero esame di coscienza.
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