domenica 19 gennaio 2025

Una (anzi, un'altra!) principessa a Natale

Una principessa a Natale (Jingle Bell Princess, USA-Canada 2021) di Don McBrearty (Per un calice d'amore, Tre fidanzati per Natale, Le rose di San Valentino), ispirato al romanzo di Barbara Dunlop His Jingle Bell Princess, del 2016, è una favola moderna e romantica che racconta la storia di Amelia (Merritt Patterson), principessa di uno stato dell'Europa orientale, governato dal padre vedovo (Peter Cockett).  
Tornando, pochi giorni prima di Natale, da New York, dove ha tenuto un discorso in merito ad una causa filantropica, il suo jet privato è costretto a fare scalo nel piccolo aeroporto di Tucker, nel Maine, per dei guasti. Durante l'attesa la principessa Amelia, sentendo nel silenzio un campanellino suonare, scende dal velivolo e sul vicino sentiero innevato incontra prima il simpatico cagnolino Tempesta e poi il suo padrone Fred Harley (Don Willmott), che abita in una fattoria di alberi di Natale non lontana. Questi la convince ad andarla a visitare, dato che ci sono anche le bancarelle natalizie della moglie ma, quando ritorna, dopo essersi scontrata con un uomo, Sam Cutler (Trevor Donovan), non vede più l'aereo. Chiesta una spiegazione all'hostess Annie (Marnie McPhail), scopre con incredula preoccupazione che il suo aereo è partito per errore senza di lei e che per una tempesta in arrivo l'aeroporto è appena stato chiuso, così lei resta bloccata, sola e senza neanche il cellulare. La gentile e matura Annie, però, la invita a passare la notte a casa sua, dove vive con suo figlio Sam e la dolce nipotina Sophie (Charlie Boyle), da due anni, cioè dopo la morte, la Vigilia di Natale, della giovane nuora Kora. Dispiaciuta dell'accaduto e non volendo disturbare o creare problemi in un periodo difficile, Amelia viene però invitata a restare per tutto il tempo della durata della tempesta, che ha interrotto tutti i collegamenti telefonici. 
Sulle prime Sam trova strana e un pò antipatica Amelia e se ne sta sulle sue, mentre la piccola, come la nonna, l'adora. Amelia e Sophie condividono la passione per i cavalli, per i vestiti sontuosi, l'aver perso la mamma e il tipo di rapporto con il padre (affettuoso ma severo ed iperprotettivo). Amelia, poi, è molto educata e gentile ed aiuta molto, offrendosi anche di dare una mano a Sam con la ristrutturazione di casa sua, abbandonata dopo il lutto, per fare una sorpresa a Sophie. L'uomo, così, imparerà a conoscerla meglio e grazie a lei troverà la forza per andare avanti e voltare pagina per la gioia della sua famiglia e dei suoi amici e vicini Brock Montrose (Lindsay Owen Pierre) e Melanie (Cherian Drakes), genitori della piccola Libby (Jaeda Owens). 
Nei giorni in cui Amelia resta a casa Cutler ha tempo di affezionarsi a tuti i suoi membri e a quelli della comunità, e quando viene riattivata la linea telefonica e può finalmente comunicare con il suo assistente Marcel (Matthew Finlan) per accordarsi per ripartire è nello stesso tempo felice e malinconica.
In quella piccola cittadina, infatti, a casa di sconosciuti, ha scoperto un modo di essere e di vivere molto lontano dal suo, semplice e libero come aveva sempre sognato e le dispiace abbandonarlo, pur essendo felice di riabbracciare il padre. 
Ormai è la Vigilia e dopo aver presentato al re, al ballo organizzato da Melanie, le brave persone che l'hanno ospitata e protetta in quei giorni di emergenza, si accinge a ripartire. Il padre, però, si accorge della sua malinconia e, chiestole il motivo e scoperta la verità, le fa capire che desidera soltanto la sua felicità, nonostante gli obblighi ed i doveri legati al suo importantissimo ruolo, così il Natale di Amelia sarà di nuovo speciale, perché avrà altri nuovi affetti con cui condividerlo.
Questo film, basato su una trama molto semplice e lineare e distribuito da Great American Family e CTV Drama, ha molti punti di forza, ad esempio tratta con delicatezza e rispetto il tema del lutto e della sua elaborazione ed insegna a guardare oltre le apparenze, senza giudicare in modo superficiale.
Il film, immerso nelle musiche di Michael Richard Plowman ed arricchito dalla fotografia di Jonathan Yapp, mostra come soltanto accettando le diversità ed andando oltre le apparenze si possano creare veri legami con le altre persone, accettandole per come sono.
Anche in questa pellicola, ricca di emozioni, il Natale è descritto come generosità, gratitudine, ospitalità, condivisione, bontà e sincerità. I regali vengono fatti a mano, come le decorazioni natalizie, e con il cuore ed i desideri espressi per la felicità di qualcun altro, per tradizione. 
Il viaggio di Amelia, inoltre, si può vedere anche come un percorso interiore di cambiamento in cui trovare la vera se stessa e con essa la felicità. 
Nel film, basato sulla sceneggiatura di Blaine Chiappetta e James D. Hughes e sul montaggio di Ryan Kovack, si trovano poi le dicotomie e le metafore caldo-freddo, austero-accogliente, ordinario-straordinario, formale-informale e normale-speciale. 
La pellicola, infine, prodotta da HP a lot of Christmas Productions, All Canadian Entertainment, Brad Krevoy Television e Tule Productions, è divertente, commovente, allegra e triste insieme, insegna l'importanza di trascorrere del tempo insieme e di imparare qualcosa dagli altri, i quali possono rivelarsi per noi una benedizione, e di non mettere la bellezza al primo posto nella scala dei valori. 

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