Chi vuol trascorrere una serata nel tono frivolo e leggero di una pellicola romantica può guardare Colpo di fulmine in Andalusia (Coup de foudre en Andalusia, Francia 2019) di Stéphane Malhuret (Le thai cellophané, Schizophonie), prodotto da Big Band Story e distribuito da TF1.
Nel film sono messi a confronto diversi tipi di donna: Claire, bella, posata, saggia; Laura, frivola, irresponsabile e più fragile di quel che vuol far credere; Pilar (Victoria Olloqui), stanca della mentalità patriarcale del suo Paese e della sua famiglia, forte e decisa a farsi valere; la cugina Maria, ragazza allegra e moderna, e Carmen (Lola Casamayor), una donna dura, troppo immersa nei doveri del suo ruolo di moglie e madre assegnati dalla società per accorgersi che i suoi figli le mentono e non le obbediscono come lei crede, pur amandola moto e rispettandola. Nei decisivi confronti-scontri finali (verbali!), i chiarimenti, seppur dolorosi, oltre ai segreti e alle bugie, porteranno alla luce chi sono davvero i personaggi, pur nascosti sotto le maschere, non forti e perfetti come sembrano, ma comunque bellissimi, con le loro insicurezze e fragilità.
A venir derisa, senza motivo, è la più timida Claire, ma in realtà il personaggio più negativo è quello di Laura.
La storia parla del vero amore e della passione, delle radici, delle tradizioni e delle differenze della cultura, in questo caso quella francese e quella spagnola, che a volte possono causare incomprensioni ed equivoci.
La trama è semplice ed abbastanza ben costruita: Claire (Maud Backer), francese, si reca a Siviglia in occasione del matrimonio di sua sorella minore Laura (Constance Labbé), che non vede da quando, qualche settimana prima, le aveva rovinato il compleanno mettendola come sempre in imbarazzo e rubandole la scena. Dopo essere quasi stata investita dal cavallo di Alvaro De Niso (Augustin Galiane), l'affascinante futuro cognato, primogenito di una famiglia benestante proprietaria di una scuderia, si reca con lui a casa della sorella che stranamente non è andata a prenderla all'aeroporto, ma la trova vuota, così iniziano un'affannosa ricerca per il sud del Paese, inventando una serie di scuse con la famiglia dell'uomo per l'ingiustificata e assurda assenza di Laura.
Preoccupati e confusi, i due giovani, nel loro viaggio, incontreranno bizzarri personaggi, a partire dai due poliziotti scansafatiche ai quali si rivolgono in cerca di aiuto. Questo strano peregrinare, apparentemente senza meta, rivelerà dei lati nascosti della personalità di Laura che non piaceranno molto al sempre più stupito Alvaro che, all'inizio, si rifiuta di credere alle realistiche descrizioni della fidanzata e del suo passato fatte da Claire e dagli uomini che Laura ha sedotto e abbandonato nell'ultimo anno, nei vari posti di lavoro che ha trovato in Spagna.
Stando a stretto contatto con Claire, però, inizierà a conoscerla meglio e a capire che la sua marcata diversità da Laura, che conosce da sei mesi e che cercherà di porre rimedio ad alcuni dei suoi sbagli, non va a suo discapito e il suo cuore si troverà incerto tra amore, dubbi, fiducia incrinata, gelosia e paure, sino all'imminente data delle nozze.
Nel film, in cui i caratteri dei personaggi sono ben delineati sin dalla loro prima apparizione, sono presenti belle musiche e stupendi paesaggi, oltre a sontuosi interni, e il lieto fine, pur diverso da quello che ci si sarebbe aspettati.
I momenti allegri del film, basato sulla sceneggiatura di Anne-Charlotte Kassab e Alexandre Hoffman, montato da Luciana Reali, sono molti, alcuni addirittura comici, tra macchiette, feste, balli e tanta musica, coordinata da Fabien Nataf, ed anche la caduta delle maschere e delle illusioni nel finale non sarà poi così dolorosa e le ferite verranno lenite dal perdono e dalla nascita di rapporti affettivi e familiari più maturi e consapevoli.
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