giovedì 12 settembre 2024

Le linee dell'amore

Sbagliavo, pensando che con Le linee dell'amore (Romance in style, Canada-USA 2022) di Michael Robinson (Le indagini di Hailey Dean, Semper Fidelis, Un'amara verità) avrei passato una serata all'insegna della leggerezza. Perché questo bellissimo ed interessante film è molto più di una tenera storia d'amore (anzi, due!) e di una rassegna di abiti favolosi, meravigliosi gioielli e pettinature ed accessori ancora più belli. 
La protagonista della storia, infatti, è Ella Richards (Jaicy Elliot), una giovane e bravissima sarta, nonché stilista di Pittsburgh che abita in un loft di New York, un'ex fabbrica tessile, con la sua amica Katie (Connie Manfredi), che lavora per la prestigiosa rivista di moda The Look, di proprietà del magnate dell'editoria Roger Colby (Paul Essiembre), gestita dalla perfida Claudia (Laura Soltis), con l'aiuto della fedele ed altrettanto cattiva Liza (Joria Cadence), più giovane.
Se Ella, avendo sofferto molto perché in quanto formosa spesso non trovava abiti della sua taglia, e non trovando giusto che tanti abiti belli non siano accessibili a tutte le tasche, sogna di iniziare una piccola grande rivoluzione personale e sociale, diventando un'apprezzata stilista di abiti comodi ed adatti a tutte le forme e vendendo i suoi meravigliosi modelli in una boutique e non in casa, Katie, addetta al guardaroba della redazione, vorrebbe diventare editorialista di moda. 
Il suo sogno, però, le sembra irraggiungibile, finché un suo amico più maturo e con vasta esperienza nel settore, che la stima molto, le presenta la stilista che più ama, che si accorge del suo talento e del suo amore per i vari tipi di tessuto, che devono provocare sensazioni di gioia, e che conosce fin da bambina, da quando il padre, morto purtroppo prematuramente, lavorava in una fabbrica tessile.
I desideri, a volte, per fortuna si avverano, così un giorno Katie, in occasione di un importante shooting, troppo presa dalla mole di lavoro, chiede aiuto a Ella, che al bar incontra, senza saperlo, il bel Derek Colby (Benjamin Hollingworth), il figlio di Roger, in procinto di prendere il suo posto nel loro impero editoriale, nonché settimo scapolo più ambito di New York. Inizialmente i due giovani non vanno molto d'accordo perché Ella ha qualche pregiudizio su di lui, ma poi decide di aiutarlo a prepararsi al meglio per il suo nuovo compito, in cambio di un articolo su di lei e sul suo lavoro scritto dalla sua amica Katie sulla versione online della rivista a cui sta lavorando, suscitando le ire di Claudia, con il fedele amico Oscar (Daylin Willis). La nuova collaborazione li farà conoscere meglio ed Ella gli farà capire quanto sia importante che la moda non sia solo per donne magre, anche sotto l'aspetto dei profitti derivati dalla vendita della rivista. Derek, però, farà fatica a convincere il padre ad apportare un cambiamento così drastico ad un magazine affermato e lui ed Ella saranno ostacolati sino alla fine da Claudia e Liza, stizzite per il fatto che Derek ascolti rapito le idee di una ragazza non famosa e per di più grassa.  
Per Oscar e Katie, invece, fortunatamente il cammino sarà più semplice ed essi si troveranno sempre pronti a sostenere i loro amici e a gioire per i loro successi. 
Se alla festa di apertura della settimana della moda, infatti, il sontuoso abito di Ella avrà successo, la sua felicità verrà presto turbata da un grosso equivoco ma esploderà nuovamente quando potrà finalmente conoscere la sua modella curvy preferita (Candice Huffine), sua fonte di ispirazione, ed addirittura posare con lei per un servizio fotografico!
Il film, quindi, tocca temi molto profondi ed attuali, in un'epoca in cui sempre più si sente parlare di lifting, body shaming, body positivity, inclusività, come quelli del vero significato della bellezza e del sentirsi bene con se stessi. Nella nostra società, infatti, troppo presi dalla fretta e dalla paura di invecchiare a volte ci si dimentica che l'importante non è l'apparenza e nemmeno il ruolo che dobbiamo interpretare per non deludere le aspettative degli altri, ma avere rispetto per le differenze e rimanere noi stessi, senza rischiare di escludere e discriminare, cadendo nella facile trappola degli stereotipi. Senza dimenticare mai di sognare in grande, avendo fiducia in se stessi, cercando di fare la differenza con il proprio idealismo ed il personale stile, seppur non in linea con il gusto dominante!
Oltre a questi temi politici, economici e sociali, nella pellicola, commovente e divertente per gli ottimi dialoghi, i battibecchi ed il loro ritmo, sono presenti anche le contrapposizioni tra tradizione e innovazione, cartaceo e digitale, apertura e chiusura, oltre a un confronto generazionale e di mentalità.

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