lunedì 16 settembre 2024

Un anno con Salinger

Se amate leggere (o siete aspiranti scrittori!) vi piacerà sicuramente Un anno con Salinger (My Salinger Year, Canada-Irlanda 2020) di Philippe Falardeau (Les Tempes des framboises, The good lie), tratto dal romanzo omonimo ed autobiografico di Johanna Rakoff (Margaret Qualley), ambientato nell'autunno del 1995 a New York. Un film abbastanza complesso, impegnato e impegnativo, ma piacevole, mai pesante o noioso, a mio parere da rivedere almeno un'altra volta per dedicare la giusta attenzione ad ogni aspetto e sfumatura, sia stilistica che di contenuto.
La storia inizia quando la giovanissima Johanna, californiana, lascia Berkeley e il fidanzato storico, nonché migliore amico Karl (Hamza Hap), musicista, per trasferirsi a New York come la sua amica Jenny (Seana Kerslake), alla quale chiede ospitalità per i primi tempi. 
Fin dal primo colloquio di lavoro si intuisce lo stile particolare di questo film intenso, dal ritmo molto lento, con pochi dialoghi, ma densi di significato e silenzi pieni di cose non dette, con la protagonista che parla al suo interlocutore, ma che allo stesso tempo sembra guardi in camera, parlando a noi spettatori, narrandoci la sua vicenda. 
Fortunatamente viene presto assunta in un'agenzia letteraria dal buon Daniel (Colm Teore) e dalla più dura Margareth (Sigourney Weaver), che le fa capire che tra i suoi assistenti non gradisce aspiranti scrittori. Così Johanna, che scrive poesie che vorrebbe pubblicare sul New Yorker, mette provvisoriamente nel cassetto il suo sogno, cominciando a dedicarsi alla trascrizione di vecchi audio e all'appassionante lettura delle lettere che ogni giorno riceve a decine J. D. Salinger, autore di spicco dell'agenzia, ma riservatissimo, motivo per cui non vuole ricevere posta a casa. La ragazza intuisce i sentimenti e le motivazioni che spingono persone di ogni età e provenienza a scrivere all'autore, ma come da regolamento deve rispondere loro con la tristissima e deferente comunicazione del fatto che Salinger non riceverà la loro posta. A Johanna, che nel frattempo ha conosciuto Don (Douglas Booth), con il quale è andata a convivere, ed i suoi amici letterati, sembra una follia e col tempo prova sempre più empatia con quelle persone, in particolare con una di loro, quella che si sente più sola, depressa, esclusa, in sintonia con lei, e che sente così vicino a sé Il giovane Holden, non capita dagli altri. E Johanna si ritroverà sempre più spesso a pensare alle svariate situazioni delle quali viene a conoscenza,  iniziando a porsi domande sul suo lavoro (Che cos'è la scrittura? Chi è un vero scrittore?), etiche (è davvero giusto moralmente non rispondere a chi scrive, con tanto sentimento ed aspettativa?) e personali (é davvero questo quello che voglio? Sono felice? Cos'è l'amore?). E presto si troverà davanti a delle scelte non prorogabili, che dovrà assolutamente fare, sia in amore che sul lavoro, prima che sia troppo tardi, simboleggiate dai viaggi in treno e in metropolitana che fa spesso.  
Gli ambienti del film, che parla anche del doloroso ma necessario passaggio dal cartaceo al digitale, e del doppio valore dei libri, insieme arte preziosa e merce da vendere, sono pochi, quasi tutti interni, alcuni così lussuosi da farle immaginare scene d'altri tempi e da film, altri molto meno, ma tutti, soprattutto l'ufficio dell'agenzia letteraria, hanno un'atmosfera un po' retrò, insieme magica e cupa, come l'aria sognatrice e afflitta di Johanna, e riflettono l'interiorità dei personaggi, dei quali è ben delineata la psicologia. Lo stile della pellicola, in cui si accenna anche a temi complessi come quello della guerra e dei traumi che porta con sé, delle malattie, delle morti precoci e di vari generi di sofferenza, oltre che dell'importanza del lavoro, del risparmio e di dedicarsi alle proprie passioni, è moderno e vintage insieme, e in esso vengono visualizzati i mittenti che più colpiscono la protagonista durante la lettura della corrispondenza, uno dei quali addirittura inizia un dialogo immaginario con lei!  
In sostanza, un film originale, interessante e coinvolgente, che fa venire voglia di correre a leggere, e a scrivere!

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